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Epatite C

  • Marco Labate 5^A - I.I.S. "A. Righi" -
  • 29 mar 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Epatite deriva dal termine greco hêpar, che significa fegato, mentre il suffisso -ite ci ricorda che siamo in presenza di un processo infiammatorio. Conoscere i fattori di rischio implicati nella comparsa dell'epatite C è estremamente importante perché, se da un lato consente di operare un'efficace prevenzione, dall'altro spinge, gli individui esposti, a controlli medici regolari e precoci. Quest'ultimo aspetto consente, in molti casi, di debellare l'infezione prima che comprometta irrimediabilmente la salute epatica. I fattori di rischio principali sono: • Le trasfusioni di sangue. • L'uso di aghi o siringhe già utilizzati per la somministrazione di droghe, ma anche di farmaci o steroidi anabolizzanti. • Essere sottoposti a sedute di agopuntura, bodypiercing o bodypainting in locali non puliti o gestiti da personale non qualificato. L'epatite C è causata dal virus HCV. La malattia agisce in 4 fasi diverse, dette periodi: • Incubazione, senza sintomi, con durata di 15-160 giorni (in media 50 giorni). • preitterico, con presenza di sintomi specifici (astenia, inappetenza, nausea, vomito e febbre). • Itterico, la cute e le sclere assumono una colorazione giallastra. • Convalescenza. Se si teme di aver contratto l'epatite C, un semplice esame, mirato alla ricerca di anticorpi specifici anti-HCV, può fugare ogni dubbio. Qualora tali sospetti risultino fondati, ulteriori indagini su campioni ematici valuteranno se l'infezione è ancora in atto, la quantità di virus presenti nel sangue e le loro caratteristiche genetiche; l'entità del danno può essere valutata tramite dosaggio ematico delle transaminasi. L'anti-HCV compare nel sangue dopo alcune settimane dall'infezione. Non esiste un vaccino efficace contro l'epatite C; di conseguenza, la profilassi primaria di basa sull'istruzione dei malati e sulla riduzione dei fattori di rischio. Chi è affetto da epatite C, in particolare, dovrebbe coprire accuratamente eventuali ferite, evitare di condividere rasoi, forbicine o spazzolini da denti, donare sperma o organi, e comunicare la propria condizione ai familiari, al partner ed agli operatori sanitari che possono entrare in contatto con il suo sangue.


Maggiori informazioni: www.epac.it (Il Portale dei pazienti con epatite e malattie del fegato).




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