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LA SPUGNA CHE CATTURA IL PETROLIO

  • Alessandro Liuzzo 1B I.I.S. "A. Righi"
  • 22 mar 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Dopo il disastro della Deepwater Horizon nel 2010 che sparse tonnellate di petrolio nel Golfo del Messico, i ricercatori hanno intensificato il lavoro sulle nuove tecnologie di decontaminazione.

A cercare di risolvere il problema del riversarsi continuo di petrolio nell'Oceano e, quindi, del costante inquinamento ci pensa l’università “Argonne National Laboratory “dell'Illinois con una spugna polimerica che si può utilizzare per raccogliere in maniera quasi istantanea il petrolio fino a 90 volte il suo peso.

La maggior parte dei prodotti per assorbire il petrolio nei mari si usa una sola volta e dopo viene bruciata, ma questa nuova schiuma grazie al silano ( materiale che attira il petrolio) e una miscela di polimeri e, come una spugna, attira il petrolio e in seguito può essere semplicemente strizzata per far uscire il concentrato di idrocarburi.

Tappeti di questo materiale con un'area di 6 metri quadrati sono stati posti in una piscina per le simulazioni. Hanno assorbito molto meglio di altre schiume polimeriche non trattate e dei normali materiali assorbenti. Inoltre, dopo essere state strizzate con speciali presse, hanno restituito tutto il petrolio. Il coordinatore di questo lavoro Seth Darling dice che, nonostante le moltissime prove a cui è stata sottoposta, la spugna raccoglie con successo il petrolio ma, soprattutto, non si spezza alla strizzatura. La vera domanda è capire come si comporterebbe ad alte profondità .

Fonte : Focus.it

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